Le prime notizie relative ad una località chiamata “La Rizza” ce le riporta un documento datato 1686: un disegno eseguito dal Perito Ordinario dei Beni Inculti di Venezia, Francesco Cuman per incarico del Conte Nogarola che necessitava di nuovi pozzi per irrigare i campi e far funzionare il mulino. Ecco che sulle mappe storiche compare il nome di la Rizza con particolare riferimento ad un incrocio tuttora esistente tra Strada la Rizza e Via Verdi. I dettagli architettonici più antichi e significativi del paese passano di qui: oltre alla chiesetta anche il portone adiacente che sembrano risalire al 1700. Ad essi sono legate le vicende più significative del nostro paese del secolo scorso la chiesetta ora in disuso ma che ha un valore storico e spirituale enorme per Rizza come fonte nativa del vivere comunitario.

La costruzione della chiesetta/oratorio iniziò nel 1818 per opera della famiglia Zenati su un terreno di proprietà per dar modo ai pochi abitanti contadini di adempiere al precetto di ascoltar messa soprattutto “nei tempi dè Filugelli e della seta” e durante l’inverno. Completata nel 1819 venne dedicata a San Gaetano per articolare devozione della famiglia Zenati. Di questo piccolo oratorio si hanno notizie sin dal 1837 per le varie visite pastorali; l’ultima risale al1950 da parte di Mons. Girolamo Cardinale. È il 16 dicembre del 1950 ed è il giorno in cui viene gettato il seme per la costruzione di una nuova e più grande Chiesa per Rizza. L’edificazione del nuovo Tempio sacro da sempre fu accompagnatada un moto di don Ippolito: “Con la galinela e l’oveto femo la cesa e anca il campanileto”. Venne incaricato l’ing. Alberto Bianchi di redigere il progetto dellanuova chiesa. Si chiese al Vescovo di far rimanere ad Azzano il giovane curato don Egidio Baietta che si adoperò per costituire con i capi famiglia un comitato promotore. Dopo anni duri e di tensione i lavori ripresero impulso nel 1956 per la “Festa delle bombe” e il 1 novembre del 1956, festività dei Santi, venne posta la prima pietra dall’allora vescovo di Verona Giovanni Urbani. Poi una nuova crisi e stop dei lavori. Nel luglio del 1958 arriva a Rizza don Danilo Rudi e trova il cantiere fermo! Spinti dall’energia del nuovo curato, la gente si rianima e si aprono nuove sottoscrizioni e i lavori vengono ultimati. II 3 ottobre 1959 la Chiesa nuova di Rizza è benedetta da Monsignor Giuseppe Carraro pochi mesi dopola morte di don Ippolito, l’ispiratore della nuova chiesa. L’11 ottobre 1960 con decreto vescovile viene eretta a parrocchia; primo parroco don Danilo Rudi (dal1960 al 1968) già curato di Azzano dal 1958 al 1960.

Dal 1959 anno in cui viene terminata la nuova chiesa, fino ai primi anni ‘80 a Rizza si avvicendano tre parroci: don Danilo Rudi, don Eugenio Franceschetti e don G. Castagna. Il paesino verte sull’attività agricola (Rizza diverrà famosa per la coltura delle fragole!) e l’allevamento. Con la partecipazione della comunità ed alcuni sostegni finanziari vengono terminate due strutture fondamentali dal punto di vista sociale: il Teatro parrocchiale nel 1961, l’Asilo e la Scuola materna nel 1968.

Con l’arrivo di don A. Pasquini si sviluppa l’associazionismo e il volontariato che negli anni a seguire troverà terreno fertile nella popolazione. Nascono così ufficialmente nel1984 i due gruppi storici di Rizza il “Co.be.f. Comitato Benefico Festeggiamenti” e la Polisportiva. Il primo si occupa dell’organizzazione delle feste tradizionali come la Sagra, ilCarnevale, la Festa del Ringraziamento, la Festa delle Bombe e il Bruel de la Vecia con finalità di beneficenza; la seconda coordina invece tutte le attività sportive e affini della comunità. Nei primi anni 1990 nasce il CircoloNOI (ex ANSPI) con la finalità di animare il tempo libero, di strutturare tutte le attività ricreative parrocchiali (il vecchio oratorio). Dal vecchio teatro viene ricavata la Sala giochi bar con un susseguirsi di proposte diversificate atte a soddisfare ogni fascia di età ma con maggior riguardo a quella giovanile. Sempre negli anni 1990 si mette mano al grande progetto di ristrutturazione del teatro con dispendio economico e di energie notevoli. La struttura rinnovata viene gestita dall’associazione ”Ingranaggio” nata all’interno del Circolo NOI. Questa associazione, nasce nel1996 con l’obiettivo di promuovere attività culturali di vario genere, teatro, cinema, recitazione canto, sempre nel rispetto dei valori cristiani senza dimenticare le realtà locali per la crescita del territorio. Nel 1999, con il Cobef, si iniziano i lavori di sistemazione di un vecchio capannone con la costruzione del Centro Parrocchiale che viene ultimato nel 2004 grazie alla collaborazione di numerosi volontari e delle Amministrazioni Comunali. L’opera consta di un salone della capienza di 250 posti a sedere, una saletta per 50 posti, servizi igienici interni, cucina attrezzata, magazzino ed un’area esterna polivalente. È certamente il nostro fiore all’occhiello, orgoglio in primis, del Cobef ma di tutta la Comunità perché for-temente voluto e fortemente “collaborato”. Queste associazioni non son state ferme e nel 2000, con un progetto quadriennale, finanziano integralmente la ristrutturazione della Pista Polivalente. Alla Rizza fioriscono altre tre realtà che operano per il “bene comune”:“Asfa donatori di sangue Sezione di Rizza”, “Associazione Aiutiamoli a vivere” per l’accoglienza dei bambini bielorussi, “Centro Rizza”, una realtà di cittadini della comunità che si impegna nel portare all’attenzione della Amministrazioni Comunali le carenze strutturali e le esigenze concrete di una frazione che seppur piccola è divisa in tre Comuni (Verona, Castel d’Azzano e Villafranca di Verona). Dagli albori dell’associazionismo dei primi anni 1980 ad oggi si sono avvicendati diversi sacerdoti che con entusiasmo e passione hanno sostenuto ed incoraggiato la comunità nei vari progetti. Attualmente la parrocchia, dopo don Armando Faccioli, don Silvio Fin (deceduto qui a Rizza), don Tiberio Adami e don Simone Borchia, è guidata dal nuovo Parroco Don Osvaldo Checchini, che prosegue nel solco tracciato dai predecessori per il bene di tutti.

da Villafranca e il suo territorio

Villafranca di Veronastoria e immagini della comunità

a cura di Pasquale Cordioli, anno 2012